Dall'articolo del sito Salva le Foreste (http://www.salvaleforeste.it/5-news/deforestation-rates-double-in-the-congo-basin/1704-le-foreste-del-pianeta-ridotte-a-giardinetti.html) si evince che nell'idea che abbiamo della vita è trascurabile il rapporto uomo-natura, che, come gli altri esseri viventi, è invece il nostro cordone ombelicale. Oggi che viviamo in megalopoli, dove i beni di prima necessità si possono acquistare con carta straccia (soldi), siamo sconnessi dal ciclo della terra e dal cibo che ne deriva. Oggi che zappare significa cambiare canale in tv, non qualcosa cha ha a che fare con le piante, da cui tutti dipendiamo per nutrirci. Oggi, proprio oggi, dobbiamo fermarci per ammettere i nostri errori.
Cambiare il modo di vedere la nostra vita. Pensiamo che la natura sia addomesticabile, ma non è così. Ci siamo riusciti con alcune specie di animali e piante, ma è stato un processo lungo di millenni. Stiamo perdendo l'agrodiversità e molte razze di animali, stiamo perdendo le conquiste dei nostri antenati, che ci hanno assicurato un futuro florido con i loro comportamenti virtuosi e lungimiranti.
Tutto cominciò millenni fa con la coltivazione di cereali, l'allevamento di erbivori, lo stravolgimento e la distruzione degli ambienti naturali. Abbiamo solo ampliato il nostro raggio d'azione e la nostra pressione sull'ambiente. Le tecnologie sommate alla crescita esponenziale della popolazione umana ci permettono di sfruttare tutte le risorse della Terra e plasmarla a nostro piacimento.
Questo non è progresso, è follia. Continuando così potremmo forse concludere le nostre inutili vite avendo comunque vissuto, male che vada, al di sopra delle nostre possibilità e tutto collasserà sulle generazioni future.
Il problema più arduo da superare per la nostra società materialista è riuscire a smettere di credere che il mondo sia fatto per essere a misura d'uomo.
Questa era è stata ribattezzata Antropocene.
Qui ci sono dei link interessanti sull'argomento:
http://www.antropocene.it/ - http://www.anthropocene.info/en/home
Informarsi e partecipare al cambiamento è il futuro della vita per l'uomo. Rimanere ottusamente schiavi inermi, docili, inoffensivi nei confronti del nostro male, subire non ci salverà mai!
Credo che vivere significhi combattere, ma non per forza attivamente contro qualcuno, ma cercando di migliorare se stesso per riuscire a dare il buon esempio...
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