mercoledì 14 marzo 2012

No grandi navi

Al di là della superficialità e della scarsa professionalità di Schettino, le grandi navi non s'hanno da fare! E perché, dite voi, non ci si può rilassare un po' su una città galleggiante, la tristemente nota nave da crociera? Perché dovete sapere molte cose prima di acquistare i biglietti :

Spazi limitati e grandi consumi

Vero è che spesso questi viaggi sono all'insegna del lusso e dei consumi "sfrenati": grandi quantità di cibo e bevande sono a disposizione di chi li desidera, a bordo troviamo negozi e intrattenimento a tutte le ore.

A bordo delle navi da crociera si producono quindi grandissime quantità di rifiuti, che vengono stipati nelle stive fino all'arrivo nei porti. Non possiamo trascurare la produzione di acqua di scarico e di acque grigie, ad esempio dai lavandini di bagni e cucine.
Inoltre per far spostare un gigante dei mari come una nave da crociera occorre impiegare grandi quantità di carburante, migliaia di litri al giorno.
 



L’impatto ambientale determinato dalle navi da crociera che passano vicino alla costa non è sempre visibile, fino ad assumere il carattere in qualche modo “spettacolare” che ha caratterizzato il naufragio della Costa Concordia nei pressi dell’Isola del Giglio. In genere c’è un impatto ambientale nascosto che, anche se non è visibile, è comunque piuttosto considerevole, capace di mettere in pericolo l’ambiente e la salute. Il tutto risiede nell’inquinamento con il quale ci si ritrova a dover avere a che fare.

Il problema è sempre quello di favorire un turismo ecosostenibile, in grado di non mettere a rischio la sostenibilità ambientale, perché altrimenti si finirebbe di non poter contare più su un patrimonio ambientale prezioso, tutto da tutelare.


Non bisogna infatti dimenticare che il nostro ecosistema si basa su delicati equilibri naturali da salvaguardare per il bene di tutti. Esiste infatti un’interdipendenza dei fattori ambientali, di cui è opportuno tenere conto, se si vuole operare in termini di conservazione ambientale.

Uno dei problemi dettati dal passaggio delle navi da crociera vicino alle coste è rappresentato dalle emissioni atmosferiche. Gli standard stabiliti a livello internazionale permettono nei carburanti delle navi una concentrazione di zolfo del 4,5%. Il tutto prevede anche un progetto di riduzione dell’1,5%, che comunque è valido solo per i traghetti di linea a non per le navi dedicate al turismo, come le navi da crociera.

Uno studio commissionato dalla Commissione Europea ha messo in evidenza che, riducendo le emissioni navali, si riduce anche il numero delle morti premature dovute al PM2,5.

Ma a destare preoccupazioni è anche l’inquinamento elettromagnetico determinato dai radar e dal funzionamento dei motori, i quali sono essenziali anche per alimentare le numerose attività di bordo.

Bellezze naturali e artistiche a rischio

-arcipelago toscano (colpita isola del Giglio)
-laguna di Venezia
-Costa Azzurra
-isole Tremiti
-la Maddalena
-Bocche di Bonifacio
-isole Ponziane
-Dalmazia
-Fiordi Norvegesi
-...
[lista piuttosto lunga]
 
L'ipotesi incidenti

Purtroppo l'attualità ci riporta al problema degli incidenti, in percentuale piuttosto rari, ma che evidentemente si possono verificare. Occorre quindi aggiungere questo pericolo potenziale al bilancio energetico delle crociere, con i costi che si dovranno sostenere per ripulire eventuali tratti di mare inquinati.


Sulla storia delle rotte la realtà è che tutti sapevano, sanno e sapranno, quindi non ci sono ne santi ne peccatori, sono tutti colpevoli di un modo tutto italiano di sbruffoneggiare (vedi inchino), che è motivo di vergogna, e per il quale siamo ormai da tempo conosciuti in tutto il mondo.


Invece di scegliere la pessima crociera su meganave prediligete una sostenibile vacanza in barca a vela:  non vengono usati motori e per i ragazzi i viaggi didattici in mare possono rappresentare una forte occasione di maturazione, con una sfida del tutto in sicurezza con loro stessi.

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