giovedì 21 luglio 2011

Commento su Ecoblog un commento di APP e... vado in vacanza

APP commenta su Ecoblog: "La certificazione FSC favorisce Usa e Europa"

Pubblicato: martedì 12 luglio 2011 da Marina

Qualche giorno fa, dopo aver visto lo spot Tv di APP Asia Pulp and Paper, mi chiedevo come mai la multinazionale della cellulosa e della carta, dopo essere stata attaccata dalle associazioni ambientaliste non avesse avviato comunque l’iter di certificazione FSC. A detta di molti, infatti, questo riconoscimento avrebbe fugato ogni sospetto di sfruttamento delle foreste pluviali indonesiane. Ebbene, APP spiega a Ecoblog attraverso un cortese commento e non un gridato comunicato stampa che:

La verità è semplice anche se scomoda per alcuni. Le piantagioni arboricole stabilite in aree convertite da foreste naturali dopo il 1994 non hanno la qualifica necessaria per accedere alla certificazione FSC. Ciò automaticamente esclude la stragrande maggioranza delle piantagioni nei paesi in via di sviluppo e favorisce i produttori del Nord America e dell’Europa, dominatori del settore da 100 anni. A livello mondiale FSC certifica circa 120 milioni di ettari rispetto ai circa 226 milioni di ettari certificati da PEFC e altri ulteriori milioni di ettari sono certificati attraverso molteplici sistemi regionali o locali. Questo significa che i due più grandi sistemi (FSC e PEFC) in totale, aggregati insieme, coprono meno del 10% dell’area forestale del globo. In aggiunta, oltre l’80% delle foreste certificate FSC sono localizzate nel Nord America e in Europa e solo il 4% nell’area australe-asiatica. In APP accogliamo tutti gli schemi di certificazione credibili, senza favorirne uno rispetto ad un altro, e incoraggiamo governi e clienti in tutto il mondo che sviluppano protocolli di approvvigionamento perché facciano lo stesso. E’ molto interessante che lo stesso FSC abbia riconosciuto questa realtà e stia valutando come mantenere la sua importanza in questo mondo complesso e in continua evoluzione. Due settimane fa l’Assemblea Generale dello FSC ha adottato una mozione che apre uno spiraglio alla revisione della cosiddetta “1994 Rule”. Vedremo cosa ciò comporterà.
Danilo Benvenuti
Europe Sales Director
APP Europe

Noi consumatori ci auguriamo che questi accordi vengano raggiunti al più presto affinché le foreste restino tutelate.


Commenti dei lettori

· Andrea T

13 lug 2011 - 18:12 - #1

In pratica Danilo Benvenuti
Europe Sales Director
APP Europe
ci fa intendere, non con un gridato comunicato stampa (ci mancherebbe solo!), che prima del ‘94 si poteva “convertire” (distruggere) foreste naturali in maniera indiscriminata, e l’Europa e L’America, ovvero l’occidente devastatore del mondo per eccezione, ne hanno approfittato ed ora ne traggono i benefici.
Poi, uno stralcio di buon senso, è nata FSC che mette il 1° paletto del ‘94: ‘Le piantagioni arboricole stabilite in aree convertite da foreste naturali dopo il 1994 non hanno la qualifica necessaria per accedere alla certificazione FSC’. Bene, diremmo, così non si estirperanno più piante da foreste vergini! Macché, vi sono altri tipi di certificazioni, di cui si avvale la APP che se ne fregano se


torbiere millenarie del Borneo, Sumatra e sud est asiatico, il luogo + ricco di biodiversità al mondo, dove ogni anno si scoprono nuove specie appartenenti ad ogni regno, vengono allegramente sostituite da piantagioni di palma da olio e acacia da legno o altre schifezze simili. Risultato: banalizzazione di flora e fauna, crollo di biodiversità, inquinamento, erosione del suolo, furto delle terre ancestrali ai popoli inidgeni ed altri scenari che fanno rabbrividire (non certo quelli della APP).
Ora pretenderebbe che la FSC si adeguasse ai nuovi termini di distruzione forestale per un ritorno competitivo. Bhè spero proprio che il FSC rifugga questa logica meschina ed egoista e continui a svolgere in suo lavoro con serietà.

La verità è che la APP non rispetta le ovvie norme di buona gestione delle foreste di FSC consultabili qui: http: //www.fsc-italia.it/download/materialedivulgativo/Brochure%20FSC%20interno.pdf
La APP è diventato il più grande criminale forestale dell’era moderna, nel nome di uno “sviluppo” che lede la dignità, l’integrità, del nostro pianeta, della natura e degli esseri che vi fanno parte e tutti noi che scriviamo tante cose belle e brutte. Basta informarsi un po’ su siti tipo greenpeace e simili a riguardo di questa azienda che no guarda in faccia a nessuno e neanche alla realtà.

Purtroppo i popoli in via di “sviluppo” sono accecati dal guadagno facile, dal consumismo che vedono ai massimi livelli nell’occidente, credono che puntare a ciò porti benefici. In realtà è proprio il contrario: il ricatto occupazionale = lavoro in cambio di degrado ambientale non è altro che il furto del futuro delle generazioni che a noi seguiranno… Chi ci restituirà i milioni di ettari tolti alla natura, bruciati, impoveriti, chi ripagherà la strage di animali e piante unici al mondo, chi farà tornare l’acqua che servirebbe ad innaffirare la mente di chi ormai ha solo deserto e denaro in testa?

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