martedì 12 aprile 2011

Il primo passo? Sviluppo sostenibile!

Modello di sviluppo in cui la crescita economica e sociale viene perseguita entro i limiti delle possibilità ecologiche del pianeta, senza compromettere l'integrità degli ecosistemi e la loro capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni future. Il concetto di sviluppo sostenibile si fonda
sull' attuazione di un utilizzo e di una gestione razionali delle risorse, che soddisfino adeguatamente i bisogni fondamentali dell'umanità. Requisiti necessari dello sviluppo sostenibile sono: la conservazione dell'equilibrio generale e del valore del patrimonio naturale; una distribuzione e un uso delle risorse in modo equo fra tutti i paesi e le regioni; la prevenzione dell'esaurimento delle risorse naturali; il decremento della produzione di rifiuti (ottenuto anche tramite il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali); la razionalizzazione della produzione e del consumo dell'energia. Conservazione ambientale Insieme degli interventi che vengono adottati per salvaguardare le risorse naturali, e in particolare il suolo, l’acqua e la biodiversità.  Le risorse naturali si dividono in due categorie, a seconda che, una volta sfruttate, possano essere rigenerate o meno: quella delle risorse rinnovabili e quella delle non rinnovabili. Tra le prime si annoverano la fauna e la flora. Le risorse non rinnovabili sono invece quelle che non possono essere rigenerate o che possono esserlo solo in tempi geologici. Si annoverano in questa categoria i combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) e i minerali. La conservazione dell'ambiente naturale interessa diversi campi quali la gestione del paesaggio e del territorio, il ripristino degli ecosistemi, la difesa dell'ambiente dalle varie forme di inquinamento, la pianificazione paesistica, i programmi di sviluppo sostenibile e, in generale, ogni attività che mira a recuperare la funzionalità ecologica dell'ambiente. Problemi come la riduzione delle emissioni di gas serra e di sostanze inquinanti o il progressivo depauperamento delle risorse ittiche richiedono un'azione coordinata a livello internazionale. La salvaguardia dell'ambiente a livello globale è inscindibilmente legata al controllo dell'incremento demografico mondiale e a un uso più razionale delle risorse e dell'energia. Attraverso il sistema dei parchi e delle riserve, in Italia sono tutelati oltre due milioni e mezzo di ettari di territorio, oltre l'8% della superficie totale della penisola. Per proteggere le aree a maggior rischio di frane e di inondazioni, sono state attivate misure di salvaguardia da parte delle Autorità di bacino e delle Regioni, con piani per la prevenzione e la messa in sicurezza di tali aree. Per la tutela delle acque, sono stati avviati interventi legati a situazioni locali particolarmente critiche (Venezia, Puglia e Sarno) ed è stato attuato il Piano straordinario della depurazione. Alcune direttive comunitarie – in particolare la 91/271 relativa alle acque reflue urbane e la 91/676 relativa alla protezione dei nitrati da fonti agricole – recepite dalla legislazione italiana, hanno come obiettivo prioritario la protezione, il risanamento e l'uso razionale delle acque.

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